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Silvia Berselli, esperta di Fotografia: “Tichy – ci ha spiegato – sgretola tutte le regole canoniche della fotografia: fa stampe pessime, è il contrario di Ansel Adams e della stampa perfetta, bella, nitida, in uno stato di conservazione deleterio, sono tutte macchiate, spiegazzate, tagliuzzate. E proprio per quello però riesce a incantarci per il suo essere imperfetto”. Nel corso dell’asta, oltre a Ghirri, sono andati bene anche i dagherrotipi stereoscopici francesi, e insieme a loro i lavori di due grandissimi nomi come Berenice Abbott e Robert Doisneau.