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Silvia Berselli, esperta di Fotografia: “E’ una cartolina, è una copia vera? C’è sempre questa ambiguità nella fotografia di Ghirri – ci ha detto – che ha anche un senso un po’ ironico, e allo stesso tempo però anche romantico del paesaggio che è spesso anche un paesaggio interiore, del nostro ricordo, della nostra infanzia”. Lo stand a MIA, oltre che un’occasione di confronto con il pubblico della fiera milanese, vuole essere il trampolino per l’asta fotografica online che Bolaffi organizza per il prossimo 11 aprile, nella quale all’incanto andranno, oltre a diveri altri Ghirri, anche immagini di autori del calibro di Cartier-Bresson o Berenice Abbott. “Questa – ha aggiunto Berselli – è un’asta particolarmente fortunata per gli amanti di Ghirri, perché ci sono diversi suoi pezzi, insieme ad altri scatti che qui al MIA sono esposti un po’ come presentazione della nostra asta, perché ci piace anche l’idea di avvicinare sul mercato il pubblico italiano, che a volte è ancora un po’ diffidente, alla fotografia, alla fotografia d’autore, al vintage”. Un avvicinamento che parte dalla consapevolezza che la grande fotografia sia a tutti gli effetti arte, che poi è proprio il presupposto di base di MIA Photo Fair.