Il restauro dei manufatti artistici ha una lunga e consolidata tradizione, a tutti è ben chiaro oggi quale tipo di lavoro svolga un restauratore di dipinti o di affreschi. Possiamo non conoscere nel dettaglio le metodologie di intervento ma a grandi linee abbiamo in mente nella pratica come si svolge questo lavoro.
Se invece affrontiamo il tema del restauro della fotografia non mancano confusione e fraintendimento sul tipo di operato.
La fotografia è un oggetto costituito da un’immagine che può essere duplicata o digitalizzata ma anche da una struttura chimica e fisica che ne caratterizza la materia. Il recupero dell’oggetto fotografia è quindi il campo del restauro. La complessità materica della fotografia che nella sua evoluzione tecnologica si è trasformata può presentare innumerevoli caratteristiche che solo uno specialista è in grado di individuare. Forse questa è proprio la complessità di questo settore, capire quale tipologia di oggetto fotografico abbiamo di fronte e riuscire ad individuare le opportune pratiche di intervento.
Un corretto intervento di restauro prevede un intervento sull’oggetto originale nella sua complessità strutturale per eliminare i fattori responsabili del deterioramento e ricreare le condizioni indispensabili a una migliore conservazione. Le varietà strutturali dei molti manufatti fotografici presenti oggi sul mercato e le loro innumerevoli forme di alterazione richiedono l’attenzione di personale specializzato per impedire che interventi mal condotti possano peggiorare anziché migliorare le condizioni delle fotografie.
Come nella medicina così anche nel restauro si pone sempre più l’accento sulla necessità di intervenire tempestivamente evitando di ricorrere al restauratore specializzato quando le condizioni delle opere non sono più recuperabili.
In molti casi è possibile con una verifica preventiva, rimediare, con interventi poco costosi e risolutivi, danni che se trascurati si rivelerebbero irreversibili.
Certe opere fotografiche, a maggior ragione se di pregio e costose, andrebbero fatte visionare ad un restauratore prima che un eventuale danno risulti troppo evidente. Le opere incorniciate spesso celano al proprio interno danni non evidenti sull’immagine ma latenti nella cornice. Pensiamo a i nastri adesivi plastici, gli scotch, che usati per fissare le fotografie sono celati dal passe-partout. Questi con il tempo ingialliscono e debordano ai lati causando danni irrecuperabili. Eliminare uno scotch dal retro di un’immagine è un intervento possibile che non lascia tracce. Se ci rivolgiamo al restauratore solo nel momento in cui il danno è già visibile sull’immagine con una evidente striscia gialla sarà troppo tardi.
Anche carte cartoni e peggio ancora multistrati usati dai corniciai possono interagire con la delicata struttura chimica dell’opera fotografica causando sbiadimenti e solfurazioni.
Lo Studio Berselli offre un’ampia gamma di servizi per il recupero e il restauro della fotografia storica e contemporanea, realizziamo trattamenti conservativi per negativi (lastre e pellicole) e stampe fotografiche antiche e moderne. Interveniamo in caso di allagamenti e danni ambientali.
Silvia Berselli è iscritta all’albo dei Restauratore dei Beni Culturali del MIBAC.